giovedì 17 febbraio 2011

a mio padre








La mia famiglia , 
fin da piccolo mi ha insegnato
la teoria della non violenza, dell'amicizia
e della pace , il rispetto e l'amore verso il prossimo.

Ora mi vengono in mente molti ricordi,
ma di tanti ,  uno di essi  mi hanno colpito in modo particolare,
perché  legato alla violenza subita da tanta gente ,durante la seconda guerra mondiale e le conseguenze rimaste all'interno di ognuno di essi.


 Dedicata a mio padre

Un giorno, io ragazzino
vidi mio padre coprirsi le orecchie con le mani
per non udire, il suo volto trasformarsi ed impallidire
all'improvviso , mentre sulla strada irrompevano il silenzio
sirene impazzite.

Io, non sapendo, chiesi - babbo che c'è?
niente rispose.
Il suo viso non accennava a cambiare ,
anche se le sirene ormai erano lontane.

Chiesi ancora :  che c'è ?
e lui mi disse : sono tornato indietro nel tempo,
quando in Germania, nel campo suonavano le sirene e sparavano.
Sparavano contro chi si avvicinasse alla rete  
cercando di prendere una patata,  portata da un vecchio
contadino tedesco di nascosto dei soldati.
Successe il giorno prima di essere stato liberato dagli americani.
Quando rientrò a casa pesava 40 kg. e nonna non lo riconobbe,
riconobbe il figlio dalla voce.

Poi si mise a bere un sorso d'acqua e il suo viso
riprese piano il suo colore.


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