mercoledì 17 settembre 2014

A Giovanni Tilly




dedicata Giovanni Tilly deceduto, affetto da Alzheimer
dall'amico Sabino Muccilli



Sei come un albero caduto
poche radici ancora nel terreno
dei rami fanno capolino,
nell'erba schiacciata; di questa primavera piovosa.

Gli altri son irti al cielo,
quasi a tendersi....a lasciar la croce,
che mai pesa  che mai fu' atroce.
 
Le gemme, le povere, han gli occhi chiusi,
i loro lamenti , van oltre le valli,
son bimbe e son fanciulle son cori innocenti e fraterni, 
nella pioggia e le gocce battenti.
 
Nel cupo silenzio  del monte  ti  sdrai con tutti gli onori,
nell'erba, che  è alta,
che è verde in quel terreno sassoso.

Le misere foglie non danzano,
le piccole mani s'aggrappano,
ancora su quei rami.

Son nate nelle stagioni rimaste vicino al padrone,
 son  vedove sole, sono uccelli che aspettano il volo,
 laggiù, nell'erba bagnata.

Quasi speranza si cela, 
quasi che aspettano il vile miracolo,   
e l'erba  che  è viva sembra invitar loro,
nel più pietoso viaggio.

Il fusto adagiato non spezzato,
è una via per tutti i malanni, 
quante querele, quante parole avrai pur sentito,
quante dita ti han toccato.
  
Ora, la pioggia scrosciante ti inonda  la scorza,
sei tetro con onore,
fermo senza timore.

 (Nell'erba alta è caduto e su dei sassi e sbattuto)   ancora gli stessi di allora.
  
Allora andasti e tornasti con gloria da terre lontane,  
è fu onore di casa e fu' orgoglio di madri
e fosti padre di figli , fosti medaglia e fosti fucile,
assassino e liberatore.
Eri solo un uomo nei sassi  senz'occhi per guardare le gemme.    
là, nell'erba verde, la mente si stanca,
taci nella magnificenza, qualora che l'uomo crea, 
qualora che l'uomo distrugge  qualora  che il tempo cura, ora la grave pena.
   
E proprio allora ti tocca un raggio,
t'arriva piano, e t'accarezza, 
ed è sollievo quel calore di tenerezza;  luce; 
fra le nuvole appare e ti porta via, sradicando l'ultima radice...
non sei più, un albero.

Io ti vedo ora, correre con la luce, 
porti con te un fazzoletto ed una sedia.

Sarai sposo…
sarai  saggio in un porto arriverai  e con le tue ali giocherai ,
in quel posto rimarrai, come una vite dentro ad un perno,
sarai insieme all'eterno.

Sabino Muccilli

postata in questo blog a titolo gratuito
su consenso dell'autore Sabino Muccilli

           




1 commento:

  1. È un emozione unica poter leggere una poesia cosi.. Dove spicca un animo ricco di sensibilita.. Bravo Sabi.. Anto...

    RispondiElimina

E' possibile commentare nelle seguenti modalità:
1) Google/Blogger: occorre registrarsi gratuitamente a Google/Blogger.
2) OpenID: ancora in fase beta, consente di commentare utilizzando un account comune ad alcune piattaforme.
3) Nome/URL: basta immettere un nome (nick) ed il proprio indirizzo (se si possiede un sito/blog).
4) Anonimo: Se proprio non riesci ad utilizzare le altre opzioni, puoi commentare anonimamente. Se scegli questa opzione, gentilmente lascia una firma in modo da farti riconoscere.