Tra le note,
di un
violino senza corde
e la melodia
di un’arpa, cerco il mio silenzio
dopo il rumore
assordante del silenzio
nel silenzio
della notte.
Lo cerco tra
le onde,
dove i
gabbiani posano ,
per amarsi
al mattino
garrendo d’emozione.
Il silenzio,
il mio
silenzio forse è nascosto
tra il
rumore dei sassi calpestati senza amore,
forse, lo
trovo tra il vespro
e il momento
dell’Ave Maria.
Allungo il
mio pensare,
disturbato nel
silenzio da un ronzio d’ape
o una
zanzara incaponita nella notte
sfiorandomi
il naso.
Il silenzio,
cerco il silenzio,
tra il palmo
della mano
nel mezzo
della gente.
Mi sembra d’essere
scemo,
addirittura rimbambito,
ma ridatemi
un po’ del mio silenzio.
L'ho chiesto
anche alle stelle
questa notte,
mi ha risposto la luna, sorridendomi e
sogghignando
come al solito da puttana.
Potrei salire
sopra i monti,
volare, oltre
l’orizzonte
cercando all’infinito
un
silenzio inesistente.
elvio angeletti
05-06-2014
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